1987 – L’Oroscopo cinese visto da una occidentale
Mentre in Occidente i dodici segni zodiacali sono legati ai mesi dell’anno quindi all’orbita terrestre , in Cina i dodici segni sono abbinati ai dodici anni dell’orbita di Giove e ciascuno corrisponde a un animale.
Ancora oggi nel calendario lunare cinese viene usata, per indicare anni, mesi e giorni, una simbologia tramandata fin dall’antichità e costituita dalla combinazione di dieci simboli definiti “tronchi celesti” con dodici simboli detti “rami terrestri”. Nel primo secolo d.C. gli astrologi collegarono dodici animali ai dodici rami terrestri sviluppando la teoria secondo cui la nascita in un determinato anno comportava l’associazione con l’animale di quell’anno. Narra un antico racconto che Buddha, preparandosi ad abbandonare il corpo chiamò gli animali per prendere da loro congedo. Solo dodici risposero all’appello ed egli decise di onorarli attribuendo ad ogni anno successivo il nome di quegli animali. Considerato che l’anno cinese comincia intorno al 4 Febbraio e che ogni 12 anni si ripete regolarmente lo stesso segno, la successione è la seguente: TOPO (ad esempio 1912) – BUFALO – TIGRE – LEPRE – DRAGO – SERPENTE – CAVALLO – CAPRA – SCIMMIA – GALLO – CANE – CINGHIALE (secondo la leggenda questo è l’ordine con cui gli animali si presentarono a Buddha) . Al contrario dell’Occidente dove attualmente se ne fa un uso spesso frivolo e superficiale, in Cina l’Oroscopo è rimasto un fatto più precisamente culturale; infatti è consuetudine e segno di buona educazione presentarsi con il proprio animale emblematico quasi a voler dare agli altri una prima immagine di sé inoltre in passato rivelare l’anno di nascita dell’imperatore era punito con la condanna a morte perché significava mettere in luce anche le sue debolezze. L’astrologia cinese non predice il futuro, rappresenta una tela di fondo attraverso la quale l’uomo cerca di armonizzarsi con sè stesso, con gli altri e con l’ Esistenza. Le diverse personalità dei vari segni corrispondono al carattere dell’animale cui si riferiscono: il cane sarà fondamentalmente leale e fedele, il bufalo deciso e testardo e così via. Ovviamente non tutti possiedono esattamente le caratteristiche del segno cui appartengono ma, nella maggior parte dei casi, è sorprendente notare quanto certe descrizioni corrispondono in maniera piuttosto precisa.
A questo punto posso dire che ciò che mi ha maggiormente affascinato, fin dal primo approccio con l’astrologia orientale è stato il fatto di riconoscere agli animali un carattere e da lì partire per definire le nostre personalità. Scendere dal nostro Olimpo di esseri superiori fino a confrontarci con le bestie, anche quelle apparentemente più insignificanti. Questo mi riporta lontano nel tempo, alle origini del pensiero e della spiritualità umani, quando la Vita era vissuta come un mistero e la Natura meravigliosa e spietata era guardata con rispetto. E’ come sentirsi di nuovo umili e piccoli di fronte a un Universo che non ha limiti, aprire gli occhi e incrociare lo sguardo di un topo enorme, e non avere paura.